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Boom delle vendite di whisky on-trade in Scozia

Mentre nel Regno Unito le vendite totali di whisky al consumo per il 2023 sono state del 2% inferiori a quelle dell'anno precedente, a nord del Vallo di Adriano la storia è stata diversa.

Secondo CGA by NIQ, le vendite di whisky on-trade nel 2023 hanno sfiorato il miliardo di sterline, con 959 milioni di sterline. In generale, nel Regno Unito le vendite di alcolici nel settore horeca hanno subito un calo negli ultimi tempi, come hanno rivelato i risultati natalizi di CGA by NIQ.

Fa eccezione la Scozia, dove il valore delle vendite di whisky è cresciuto del 18,2% rispetto all'anno precedente, il che significa che la Scozia rappresenta ora il 15,4% di tutte le vendite di whisky in termini di valore (la sua popolazione rappresenta circa il 12% del totale del Regno Unito).

Il whisky di malto, in particolare, ha dimostrato di essere una storia di successo in Scozia, con un aumento del valore delle vendite pari a ben il 35,9% dal 2022 al 2023.

Matt Meeks, senior client manager di CGA by NIQ, ha affermato che, sebbene si tratti di una sola serata all'anno, la celebrazione del poeta più famoso della Scozia, intrisa di whisky, ha un ruolo importante nell'avvicinare i consumatori alla categoria: "La Burns Night è un ottimo modo per consolidare il suo appeal e attirare nuovi bevitori che torneranno a consumarlo in occasioni future".

Quasi un terzo (31,8%) delle vendite di whisky on-trade sono attualmente costituite da whisky di malto, con un aumento del 3,3% rispetto all'anno precedente; la quota di whisky miscelati è diminuita del 2,7% e anche il whisky statunitense, nonostante la fine delle tariffe doganali lo renda presumibilmente più accessibile per i consumatori britannici, ha perso un punto percentuale della sua quota.

Tra coloro che preferiscono il blended whisk(e)y, solo il 17% lo ordina liscio, mentre per il whisky di malto la percentuale è più che doppia, pari al 42%.

Che lo bevano liscio o in un cocktail, i bevitori di whisky sono una risorsa preziosa e più ricca per un commercio al dettaglio in difficoltà: secondo i risultati di CGA by NIQ, spendono in media 126 sterline al mese per mangiare e bere fuori, mentre il britannico medio che non beve whisky spende solo 99 sterline.

Si potrebbe considerare l'aumento delle vendite di whisky in Scozia come una sorta di successo interno, con gli scozzesi che scelgono di bere whisky scozzese. Nel sud dell'Inghilterra la storia è stata simile, con la crescita del vino spumante inglese nel settore horeca.

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