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È questa la fine del fumo di fumo?
I ricercatori della Oregon State University hanno sviluppato uno speciale rivestimento spray che potrebbe proteggere l'uva dal fumo degli incendi.
Il fumo è un tema molto sentito in viticoltura, dato che i cambiamenti climatici rendono sempre più frequenti gli incendi boschivi. È stato un problema particolare in Oregon, dove le ultime annate, soprattutto quella del 2020, sono state rovinate dal fumo degli incendi che ha offuscato il profilo aromatico delle uve. Una precedente ricerca dell'Oregon State University, pubblicata lo scorso anno, ha fatto luce sui marcatori chimici che conferiscono alle uve affumicate il loro sapore "spento".
Il rapporto ha rilevato che, mentre l'opinione comunemente accettata è che i fenoli volatili causano il sapore affumicato/oleoso delle uve colpite, il marcatore chimico chiave che indica che l'uva è affumicata è la presenza di tiofenoli contenenti zolfo.
Il nuovo studio, pubblicato sul Journal of Agricultural and Food Chemistry e finanziato dall'Oregon Department of Agriculture Specialty Crop Block Grant e dallo US Department of Agriculture Specialty Crop Grant, ha esaminato come questi composti possano essere contrastati.
Un rivestimento a base di nanofibre di cellulosa, contenente chitosano e beta-ciclodestrina, è stato testato per due anni presso il Woodhall Vineyard dell'Oregon State University, vicino a Monroe, e il Southern Oregon Research and Extension Centre di Central Point.
I ricercatori hanno scoperto che è riuscito a bloccare composti come il guaicolo e il siringolo, mentre ha catturato il metacresolo. La distinzione è fondamentale perché bloccare i composti significa non assorbirli (mentre catturarli significa assorbirli), come ha spiegato Yanyun Zhao, esperto di rivestimenti alimentari: "Non doverlo lavare via fa risparmiare tempo, denaro e acqua ai viticoltori. È questo il nostro obiettivo".
Lo studio sostiene che l'aggiunta del rivestimento non ha avuto alcun impatto sulla crescita o sulla qualità dell'uva, il che significa che gli aromi e i fenoli del frutto sono maturati normalmente.
"I coltivatori vogliono qualcosa da spruzzare sulle viti per proteggerle. Se questo prodotto diventerà disponibile in commercio, sarà una grande novità", ha aggiunto Alexander Levin, direttore del Southern Oregon Research and Extension Centre.
Un comunicato stampa dell'università ha rivelato che il team di ricerca sta continuando a perfezionare il rivestimento e sta lavorando a un'analisi dei costi per determinare la fattibilità di questa soluzione per i produttori da impiegare nei vigneti.
Alcuni produttori dello Stato hanno affrontato il problema dell'affumicatura in modo diverso. Patricia Green Cellars ha collaborato con la distilleria locale Big Wild Spirits per trasformare 12.000 galloni di Pinot Nero contaminato in liquori di alta qualità.