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Top 100 dei Maestri Vignaioli: Fabio Roversi

Fabio Roversi, capo enologo di Ruggeri, è uno dei nostri 100 migliori viticoltori e vincitore del premio per il miglior prosecco. Parla con db di come interpretare la natura, del vigneto dei suoi sogni nel Nuovo Mondo e del perché gli piacerebbe restaurare mobili antichi.

Nato a Conegliano, cuore del Prosecco, Fabio Roversi ha studiato enologia all'università, per poi muovere i primi passi professionali nel mondo dell'enologia attraverso una serie di brevi stage in vista del servizio militare. Una volta completata questa attività, ha iniziato a lavorare come enologo, entrando a far parte del team Ruggeri nel 1989. Due anni dopo, Roversi viene nominato capo enologo dell'azienda, carica che ricopre ancora oggi. Dopo aver ereditato un'azienda agricola di famiglia negli anni '90, Roversi ha trascorso gli ultimi 30 anni anche come uno dei fornitori di uva di Ruggeri. È sposato e ha due figli.

Roversi ha vinto una medaglia Master per il Ruggeri Valdobbiadene Superiore di Cartizze DOCG Brut al Prosecco Masters 2023, che gli è valso anche il premio come Miglior Prosecco.

Descrivi il tuo approccio enologico in non più di tre parole.

Curiosità. Professionalità. Sperimentazione.

Qual è la parte del lavoro che preferisce?

Degustazione delle basi spumanti e preparazione di diverse cuvée.

Quale aspetto del lavoro la tiene sveglia la notte?

La paura di non aver fatto abbastanza.

Qual è il vostro drink preferito alla fine di una lunga giornata?

Un Barolo.

Qual è il miglior consiglio che le sia mai stato dato?

"Stai zitto e ascolta".

Qual è stato il suo più grande errore di vinificazione?

Aspettare una settimana in più del previsto per l'inizio della vendemmia.

Qual è la lezione di viticoltura più importante che ha imparato finora?

Non si può dominare la natura; Bisogna interpretarlo.

Quale figura al di fuori del mondo del vino la ispira?

Leonardo da Vinci.

Dove si trova il vigneto della tua fantasia?

Oregon.

Se non fosse un viticoltore, cosa farebbe e perché?

Un restauratore di mobili antichi, per riportare in vita cose dimenticate.

Qual è l'abbinamento gastronomico più memorabile che ha avuto con uno dei suoi vini?

Risotto all'italiana con radicchio di Treviso e battuta di scampi.

Che ruolo ha la sostenibilità in un vino vincitore di un Master?

Essenziale. La sostenibilità è ormai una realtà imprescindibile.

Quale tipo di vino beve più regolarmente?

Certo, un Valdobbiadene DOCG Brut o Extra Brut.

La vostra casa va a fuoco: quale bottiglia salvare?

Il primo Valdobbiadene l'ho creato personalmente qui a Ruggeri. E' un Cartizze secco vendemmia 1989 e ne conservo ancora un po'.

Sembra che tu sia in Asia, vorresti essere reindirizzato all'edizione di Drinks Business Asia?

Sì, portami all'edizione per l'Asia No