Castillon si stacca dalla denominazione Côtes de Bordeaux

I viticoltori hanno votato a favore dell'"emancipazione" dalle Côtes de Bordeaux, poiché la sub-regione chiede di diventare una denominazione a sé stante.

Un voto tenutosi il 1° febbraio dai viticoltori di Castillon Côtes de Bordeaux ha portato l'85% a favore della separazione dal suo corpo madre, con la maggioranza che ha insistito sul fatto che Castillon sarebbe stato "più identificabile" e più vicino a un vino di villaggio AOC se avessero agito da soli.

Si ha anche la sensazione che la vicina Côtes de Bourg, che ha scelto di non aderire al gruppo Côtes de Bordeaux quando si è costituita nel 2009, non sia stata influenzata negativamente dalla sua decisione di rimanere indipendente dall'organismo.

Prima della formazione del gruppo Côtes de Bordeaux, i vini di Castillon erano venduti come Côtes de Castillon.

Nonostante il voto della maggioranza, tuttavia, la scissione dipende dall'approvazione della rottura da parte del gruppo dell'Union des Côtes de Bordeaux, e non è ancora chiaro se, e nemmeno quando, ciò potrebbe accadere.

"Non lasceremo [la denominazione], rimarremo all'interno mentre vediamo attraverso il progetto di diventare la nostra denominazione", ha detto a Vitisphere.com Thomas Guibert, capo della denominazione Castillon Côtes de Bordeaux, prima di dire che liberarsi dal corpo sarebbe come una "emancipazione".

Nel 2009, diverse denominazioni sono state riunite in una nuova regione ombrello chiamata Côtes de Bordeaux. Situata direttamente a est di Saint-Émilion, tutti i vini prodotti nei 2.000 ettari della denominazione Côtes de Bordeaux sono rossi (le piantagioni comprendono circa il 70% di Merlot, con varietà presenti anche Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Malbec e Carmenere).

Côtes de Bordeaux ha un alto numero di viticoltori che utilizzano la gestione biologica, biodinamica o autosufficiente dei vigneti.

Altre sottoregioni appartenenti alle Côtes de Bordeaux sono Blaye, Cadillac e Francs.