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Il mistero circonda la scomparsa di 1,3 milioni di sterline di vino da un ristorante di Parigi

L'ultimo inventario della cantina della storica La Tour d'Argent di Parigi ha rivelato che 83 bottiglie di vino, tra cui quelle del Domaine de la Romanée-Conti, sono inspiegabilmente scomparse.

La storia de La Tour d'Argent risale presumibilmente al 1582 e al regno di Enrico III di Francia, quando fu aperta una locanda con una torre realizzata in pietra argentata proveniente dalla regione dello Champagne (da cui il nome). Negli anni precedenti la Rivoluzione francese, il locale sarebbe diventato uno dei primi punti di ristoro del paese. Nel 1911 fu acquistato da André Terrail, il cui nipote, anch'egli di nome André, ne è oggi il responsabile.

Quando lo storico ristorante Café Anglais chiuse nel 1913, l'anno successivo il suo contenuto fu trasferito a La Tour d'Argent. Oggi quest'ultima custodisce alcuni vini incredibilmente preziosi, tra cui le annate 1870 di Château Gruaud-Larose e Clos de Vougeot, salvate dall'invasione tedesca nel 1940 quando Claude Terrail, padre dell'attuale proprietario, murò la cantina. Si suppone che vi siano anche bottiglie del XVIII secolo, precedenti alla Rivoluzione.

Oggi, sotto la guida del sommelier Victor Gonzalez, la cantina contiene circa 320.000 bottiglie (la lista è così pesante, circa 8 chilogrammi, che viene portata ai commensali su un carrello). Tuttavia, è stata fatta una piccola ma evidente ammaccatura in questo numero, e nessuno sembra sapere come.

Alcuni di quelli più preziosi sono scomparsi dall'ultimo inventario effettuato nel gennaio 2020, come riporta il media locale Le Parisien - e nei quattro anni trascorsi non è stata segnalata alcuna effrazione. Il 25 gennaio di quest'anno il gestore del ristorante ha presentato una denuncia per l'assenza di vini rari per un valore stimato di 1,5 milioni di euro (1,3 milioni di sterline) e la Terza Divisione della Polizia Giudiziaria di Parigi sta ora indagando su cosa possa essere successo alle bottiglie.

Oltre alla scomparsa del Domaine de la Romanée-Conti, sono stati segnalati anche altri Grands Crus di Borgogna, anche se non è ancora stato reso noto l'elenco completo delle bottiglie e delle annate effettivamente scomparse.

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