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Gli attacchi nel Mar Rosso "aggravano le sfide" per il trasporto marittimo

La situazione nel Mar Rosso e nel Canale di Suez, a causa degli attacchi del gruppo Houthi dello Yemen, ha destato preoccupazione per le consegne e la catena di approvvigionamento.

Il provvedimento arriva dopo che le quattro maggiori compagnie di navigazione hanno messo in pausa i viaggi attraverso l'area, tra cui COSCO, CMA, Maersk e MSC, che comprendono il passaggio attraverso il Canale di Suez, lungo 120 miglia, la rotta marittima più veloce tra Asia ed Europa.

In particolare, la questione si è concentrata sullo stretto di Bab al-Mandab, lungo 20 miglia, all'imboccatura del Mar Rosso tra Gibuti e lo Yemen, chiamato anche "Porta delle lacrime", che ha visto il gruppo Houthi sferrare attacchi alle navi commerciali.

Un portavoce della società di logistica Kuenhe+Nagel ha dichiarato che, al momento della stesura del presente documento, 15 navi container sono state fermate o dirottate.

Il portavoce ha dichiarato: "Il trasporto marittimo containerizzato rappresenta il 30% del trasporto marittimo globale, con un valore totale stimato delle merci trasportate pari a 1.000 miliardi. Ogni anno, circa 19.000 navi attraversano il Canale di Suez. La durata di un viaggio Asia-Europa varia in genere da 30 a 40 giorni, con variazioni in base al tipo di nave e alla velocità di navigazione. Una rotta alternativa attraverso il Capo di Buona Speranza aggiunge circa 6.000 miglia nautiche al viaggio".

Estensione di un mese

Kuenhe+Nagel ha affermato che la scelta di una rotta alternativa dall'Asia all'Europa può prolungare il viaggio di tre o quattro settimane e altre rotte, come la Transpacific, "potrebbero comportare diversi tempi di transito aggiuntivi".

Il portavoce ha proseguito: "Si prevede che il tempo prolungato trascorso in acqua assorbirà il 20% della capacità della flotta globale, con conseguenti potenziali ritardi nella disponibilità delle risorse di navigazione. Inoltre, i ritardi nel rientro delle attrezzature vuote in Asia potrebbero rappresentare una sfida, con un ulteriore impatto sull'affidabilità complessiva delle catene di approvvigionamento".

"Sulla base dei dati completi di Sea Explorer, il rapporto Schedule Reliability di Kuehne+Nagel osserva già un notevole calo delle prestazioni globali di puntualità nel trasporto marittimo nel mese di novembre 2023. La puntualità degli orari dei vettori è diminuita di 8 punti percentuali, raggiungendo il 60,8%. Questa tendenza si osserva su tutte le principali rotte commerciali, ad eccezione della rotta transpacifica. La situazione nel Mar Rosso sta ora esacerbando le sfide affrontate a questo proposito".

Momento difficile

Il direttore generale dell'Istituto per l'esportazione e il commercio internazionale, Marco Forgione, ha dichiarato che la decisione del gigante danese Maersk di evitare il canale "non potrebbe arrivare in un momento più difficile", a causa del periodo natalizio e dell'impatto sulla catena di approvvigionamento.

Il canale trasporta 9,2 milioni di barili di petrolio al giorno, circa il 9% dell'intera offerta mondiale nella prima metà del 2023, secondo i dati. Ma può anche ospitare portacontainer, navi per il trasporto di auto e navi da carico generale.

Allarmante

In una dichiarazione alla BBC, Maersk ha affermato che: "I recenti attacchi alle navi commerciali nella zona sono allarmanti e rappresentano una minaccia significativa per la sicurezza e l'incolumità dei marittimi".

"A seguito del quasi incidente che ha coinvolto la Maersk Gibraltar ieri e dell'ennesimo attacco a una nave portacontainer oggi, abbiamo dato istruzioni a tutte le navi Maersk nell'area destinate a passare attraverso lo stretto di Bab al-Mandab di sospendere il loro viaggio fino a nuovo avviso".

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