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Vinitaly: Il ministro italiano chiede di eliminare il termine "vino" dai prodotti analcolici

Secondo il ministro dell'Agricoltura italiano Francesco Lollobrigida, cognato del primo ministro italiano Giorgia Meloni, la parola "vino" dovrebbe essere eliminata dai prodotti vinicoli analcolici.

Lollobrigida, che lavora presso il Dipartimento per l'Agricoltura, la Sovranità Alimentare e le Foreste (Masaf), ha rilasciato queste dichiarazioni in occasione dell'apertura della fiera annuale del vino del Paese, Vinitaly.

Ha detto: "Facciamo bevande analcoliche, ma non chiamiamole vino".

"Il nostro vino vale più di 8 miliardi di export e viene scelto sul mercato interno perché esprime qualità e dà sicurezza. La cosa migliore è bere con moderazione, prodotti di qualità e al giusto prezzo, per dare il giusto valore alla filiera, da chi produce l'uva fino ai viticoltori, ai trasformatori e ai distributori".

"Vogliamo dare equilibrio e creare ricchezza per la nazione".

Progressi

Il sottosegretario al Masaf, Patrizio Giacomo La Pietra, ha dichiarato che il Paese sta facendo "davvero grandi progressi per quanto riguarda la promozione del sistema vino".

Ha inoltre affermato che è "chiaro" che il settore ha bisogno di strategie e che l'industria del vino deve "iniziare a mettersi intorno a un tavolo" per capire cosa si può fare contro il calo dei consumi e della produzione.

Ma ha anche affermato che è necessario "un aumento della qualità" e che eventi come Vinitaly aiutano a "far passare questo messaggio".

Luigi D'Eramo, anch'egli sottosegretario del Masaf, ha aggiunto che il settore vitivinicolo deve continuare a "promuovere, difendere e sostenere il settore vitivinicolo", che rappresenta una delle parti più importanti della produzione agricola.

Lollobrigida

Immagine: Francesco Lollobrigida/Wikipedia/CC

La notizia fa seguito alle critiche mosse da Lollobrigida ai piani pubblicati l'anno scorso per l'inserimento di avvertenze sanitarie sulle etichette delle bottiglie di vino in Irlanda, e anche i produttori di vino hanno criticato le nuove regole.

Inoltre, il Comité Européen des Enterprises Vins (CEEV) e Spirits Europe hanno presentato un reclamo per chiedere alla Commissione europea di avviare una procedura di infrazione contro i controversi piani irlandesi per una nuova legislazione sull'etichettatura degli alcolici.

Le misure, annunciate nel giugno 2022, prevedono che le etichette delle bevande alcoliche siano ornate da avvertenze sui rischi per la salute derivanti da un consumo eccessivo di alcol. Alcuni esponenti dell'industria vinicola hanno sostenuto che l'aggiunta di tali avvertenze confonde il consumo moderato di alcol con le malattie del fegato e il cancro, il che rappresenta un "insulto" per i produttori di vino, e l'industria vinicola italiana si è dimostrata particolarmente incattivita dai piani di Dublino.

Arte del vino

Oltre alle consuete degustazioni, ai seminari e alle conferenze, quest'anno l'evento si arricchisce di un secondo spazio creato dal Masaf in collaborazione con il Ministero della Cultura, che prevede un'esperienza immersiva con installazioni multimediali, scritti e opere d'arte, come "Baccanale" di Pablo Picasso e "Le nozze di Cana" di Garofalo.

Come sottolineato da db, anche il famoso produttore di Valpolicella Pasqua continua il suo mecenatismo artistico con un progetto in occasione della mostra, aperta al pubblico.

Intitolata Onirica (), l'installazione audiovisiva sarà aperta al pubblico da lunedì (15 aprile) a sabato (2 aprile), dalle 12 alle 21, nella barricaia della cantina di Pasqua Località San Felice Extra, alle porte di Verona.

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