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Raggiunto il verdetto di colpevolezza in una "sentenza storica" per la viticoltura francese

Il tribunale commerciale di Bordeaux ha condannato le négociants Cordier Excel Trilles SAS e Maison Ginestet SA a pagare ciascuna a un viticoltore del Médoc oltre 150.000 euro per aver offerto prezzi "abusivamente bassi" per il suo vino.

In un caso che potrebbe far pendere l'ago della bilancia a Bordeaux, il tribunale commerciale della città si è pronunciato ieri (22 febbraio 2024) contro due négociant accusati di aver offerto prezzi ingiustamente bassi per il vino di un viticoltore.

In tal modo, ha stabilito il tribunale, i négociants hanno violato la legge Egalim sui prezzi agricoli, che è stata istituita nel 2018 (articolo L442-7 del Codice commerciale) per garantire che gli agricoltori possano guadagnare un reddito dignitoso.

Cordier Excel Trilles SAS e Maison Ginestet SA sono state condannate a pagare rispettivamente 202.072,30 euro e 152.704,10 euro al viticoltore Rémi Lacombe, che l'anno scorso ha intentato la causa contro i commercianti.

In una dichiarazione, l'avvocato di Lacome, Louis Lacamp, ha annunciato: "Questa è la prima volta che un tribunale ha condannato gli acquirenti di prodotti agricoli per aver applicato prezzi di acquisto abusivamente bassi".

"Questa decisione è importante perché dice agli agricoltori che agire contro gli acquirenti... può portare a un risultato".

Tuttavia, ha avvertito Lacamp, gli agricoltori hanno "paura di possibili rappresaglie", e molti temono che i commercianti "non compreranno la loro produzione" se insistono su prezzi più alti.

Paura di essere inseriti nella lista nera

Come ha riferito l'azienda delle bevande all'inizio di questa settimana, il caso legale ha portato alla ribalta la questione più ampia dei viticoltori che ricevono piccole somme per i loro raccolti, o rischiano di essere "inseriti nella lista nera" dei négociants.

Tra il 2021 e il 2022 Lacombe ha venduto quasi 8.500 ettolitri ai négociants Ginestet ed Excel a un prezzo compreso tra 1.150 e 1.200 euro al barile, a seconda dell'annata. Lacombe dice che questo è molto al di sotto dell'importo che gli è costato produrre il vino, che stima abbia raggiunto tra i 1.500 e i 2.000 euro al barile.

Secondo i calcoli del tribunale, il prezzo equo per botte per il vino di Lacombe ammontava a 1.550 euro.

La corte ha affermato che i due négociants non avevano permesso a Lacombe di fare proposte di prezzo sui contratti, che secondo lui "dovrebbero costituire la base della negoziazione precontrattuale".

Tutte le parti sono comparse in tribunale l'11 gennaio per combattere la loro causa, con il verdetto emesso sei settimane dopo.

Alla luce del caso legale senza precedenti, il primo ministro francese Gabriel Attal ha annunciato che intende presentare una nuova legge entro l'estate per "rafforzare il sistema Egalim" al fine di rendere i prezzi più equi per agricoltori e coltivatori.

 

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