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Il Prosecco si trova ad affrontare un "annus horribilis

Una tempesta perfetta di condizioni meteorologiche imprevedibili e problemi di manodopera hanno fatto sì che l'attuale vendemmia del Prosecco sia stata definita un "annus horribilis".

Una combinazione di ondate di calore e alluvioni in tutta Italia ha portato a una vendemmia difficile per il Consorzio di Tutela del Prosecco DOC, che normalmente produce 130 milioni di bottiglie per il solo mercato britannico.

Anche per l'uva che sopravvive, si teme che non venga raccolta in tempo, poiché i lavoratori manuali in Italia stanno optando per altri tipi di lavoro, come l'edilizia o la logistica, secondo Giosue Mattei del sindacato CGIL.

Innocente Nardi, proprietario del vigneto La Farra nel cuore del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, ha dichiarato al Daily Express: "Non riusciamo a trovare i lavoratori, soprattutto le persone competenti. Ci sono sempre meno persone disposte ad accettare lavori manuali".

Sandro Bottega, fondatore e amministratore delegato di Bottega SpA, ha dichiarato a La Repubblica che si tratta di un "annus horribilis per il Prosecco".

Ha detto: "Non ricordo un raccolto simile negli ultimi 40 anni. A luglio ero ottimista perché con la quantità di sole e pioggia si prevedeva un'annata speciale, ma ora sono davvero demoralizzato".

L'iniziativa fa seguito a ricerche scientifiche che suggeriscono che i vigneti di montagna potrebbero essere spazzati via dai cambiamenti climatici, con un impatto sulla produzione di Prosecco e di altre uve.

L'autore principale dello studio, il dottor Paolo Tarolli, dell'Università di Padova, ha dichiarato: "Il rischio non è solo quello di perdere un prodotto agricolo o di vedere cambiare il paesaggio, con un impatto negativo sull'economia locale. Il rischio è di perdere la storia di intere comunità e le loro radici culturali".

"La chiave del successo sta nel combinare le conoscenze tradizionali dei viticoltori con l'innovazione e il rigore scientifico. In questo modo, le aziende agricole possono lavorare a stretto contatto con gli scienziati per ottimizzare gli investimenti per un paesaggio agricolo più funzionale, sostenibile e sicuro: un'alleanza vincente per affrontare queste diverse sfide naturali e antropiche."

Il presidente del Consorzio di Tutela del Prosecco DOC, Stefano Zanette, ha dichiarato al Telegraph che ci sono stati raccolti scarsi in "aree limitate", ma in generale ha sminuito le preoccupazioni sulla totalità del raccolto. Zanette ha dichiarato che, sebbene nel 2023 la vendemmia avverrà con qualche giorno di ritardo, "in termini generali non ci aspettiamo i cali di produzione che si erano temuti".

Ha anche detto che in molte parti della regione c'erano macchine che raccoglievano l'uva, il che rendeva la carenza di manodopera meno un problema.

 

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