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Si chiude il Vinitaly 2023 con il sistema "All systems go

Dal 2 al 5 aprile, oltre 93.000 visitatori provenienti da tutto il mondo si sono dati appuntamento a Veronafiere per la 55ª edizione di Vinitaly.

Il serpentone di persone che ogni mattina percorreva il Viale del Lavoro per recarsi in pellegrinaggio alla fiera ne testimoniava l'attrattiva.

In totale, poco meno di un terzo (29.600) dei visitatori erano internazionali, provenienti da 143 Paesi, con compratori statunitensi, tedeschi e britannici che hanno costituito una parte consistente del contingente straniero. È stato inoltre rilevato il successo della piattaforma digitale del Vinitaly, Vinitaly Plus, attraverso la quale sono stati fissati 11.000 appuntamenti tra produttori e buyer. Sono state effettuate oltre 45.000 degustazioni, con un aumento del 50% rispetto allo scorso anno.

Il direttore generale di Veronafiere Maurizio Danese ha affermato che questo aspetto digitale fa parte di un "nuovo approccio" che "non è certo finito".

Ma, al di là delle presenze, la fiera è stata un successo anche in termini di varietà: un Risorgimento di produttori, dai più grandi nomi del settore a quelli appena emergenti, provenienti da ogni regione italiana in un unico spazio. E c'è stata anche alta cultura: due dipinti raffiguranti Bacco, uno di Caravaggio e l'altro di Guido Reni, sono stati prestati dagli Uffizi di Firenze per essere esposti in fiera.

Un'occasione che ha avuto anche un significato politico, visto che il primo ministro Giorgia Meloni ha visitato Veronafiere lunedì (3 aprile) per dimostrare il suo sostegno all'industria vinicola italiana: "È un dovere essere qui oggi, ma non è la prima volta che vengo al Vinitaly. Eppure, a maggior ragione, non potevo non essere qui ora come Primo Ministro d'Italia".

"Il vino è una catena di valore fondamentale per la nostra economia e cultura, con un valore di oltre 30 miliardi di euro", ha continuato Meloni. "Il settore impiega più di 870.000 persone e guida la bilancia commerciale del Made in Italy. Questo settore funziona così bene grazie alla sua capacità di coniugare tradizione e modernità. Per questo il Governo è impegnato nella duplice direzione di misure a sostegno delle imprese e dei giovani che vengono premiati oggi durante il Vinitaly".

Riflettendo sulla fiera e sui prossimi roadshow internazionali di Vinitaly, il presidente di Veronafiere Federico Bricolo ha dichiarato: "Il nostro obiettivo è costruire una piattaforma promozionale permanente e coordinata con i partner istituzionali. L'obiettivo è quello di attrarre investimenti in entrata in Italia, da un lato, e dall'altro di spingere il Made in Italy all'estero, visto che Veronafiere - dopo Brasile e Cina - si è fortemente radicata anche negli Stati Uniti, in Giappone, in Corea del Sud e in Estremo Oriente".

La prossima edizione di Verona del Vinitaly si terrà dal 14 al 17 aprile 2024.

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