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Bijou aumenta il potenziale del rosé nel sud-est asiatico

Dopo il successo di Bijou in Australia e Nuova Zelanda da diversi anni, il marchio francese si appresta ad affrontare una nuova sfida, aumentando la sua presenza nella regione APAC con la distribuzione nel sud-est asiatico.

Bijou affronta una nuova sfida nel sud-est asiatico

Bijou porta l'essenza della Francia meridionale ai consumatori di Australia e Nuova Zelanda da diversi anni e il 2023 non ha fatto eccezione, visto che il marchio ha registrato una significativa espansione nella distribuzione. Continua a prosperare sia nel commercio interno che in quello esterno, dalle carte dei vini a cinque stelle agli scaffali del commercio di qualità.

Pronto per una nuova sfida, Bijou ha ormai conquistato la distribuzione nel Sud-Est asiatico. Il rosé costituisce ancora una categoria più piccola tra la popolazione locale asiatica rispetto ai vini rossi e bianchi francesi, ma questi vini sono in rapida crescita.

Pauline Nardo, responsabile vendite e marketing internazionale di Bijou, commenta così il successo del marchio: "Il lancio di Bijou in Tailandia e Taiwan segna l'inizio della nostra espansione nel sud-est asiatico. Sebbene ogni mercato presenti un profilo di consumatore unico, è affascinante osservare che il gran numero di turisti europei che si recano in queste regioni sono felici di trovare i loro vini preferiti lontano da casa, e stanno portando a risultati iniziali eccezionali in entrambi i paesi."

In Tailandia, Bijou si rivolge a hotel e ristoranti di alto livello. Pur essendo nelle prime fasi di distribuzione, l'azienda si è posta l'obiettivo di estendere il proprio raggio d'azione ai locali di fascia alta in tutte le isole. Considerando l'attuale successo nelle aree turistiche di Bangkok, il marchio è fiducioso in una crescita continua.

Bijou a Bangkok

Gli obiettivi di Bijou per il resto della regione sono simili. Sfruttando la sua popolarità tra i turisti europei, Bijou intende attirare le frotte di turisti che affollano Singapore, Vietnam, Filippine, Indonesia e Malesia. Anche se questi territori pongono nuove sfide, con i locali del settore alberghiero che si stanno ancora riprendendo da Covid-19, il marchio è fiducioso di poter essere all'altezza della situazione.

Bijou sta anche attingendo alle tendenze del gusto per ampliare il proprio appeal. Lo Chardonnay e il Pinot Nero hanno guadagnato una notevole popolarità in Asia, poiché si adattano bene a un'ampia varietà di sapori, rendendoli una scelta apparentemente ovvia per le cucine estremamente diverse di questa regione.

In risposta, Bijou sta ampliando la sua gamma gastronomica premium, Éminence de Bijou, per includere sia un Pinot Nero che uno Chardonnay, provenienti dai vigneti di alta quota di Limoux. Utilizzando uve coltivate nel terroir unico di La Haute-Vallée, un processo di invecchiamento di sei mesi in botti di rovere francese fornisce una robustezza progettata per abbinarsi a una vasta gamma di piatti asiatici. Per ora è prevista solo una piccola produzione di questi vini, che il marchio spera possa stimolare la domanda.

Anche Le Bijou de Sophie Valrose, già disponibile sul mercato asiatico, si arricchisce di due nuovi bianchi che si aggiungono al rosé: un Vermentino e un Macabeu. Questi vini sono una celebrazione della ricca cultura enologica del Roussillon, di cui entrambi i vitigni sono autoctoni, ed entrambi provengono dalle Côtes Catalanes. Il Vermentino è pieno, rotondo e fruttato, esaltato da una fine acidità che garantisce un finale persistente. Il Macabeu è croccante ed espressivo, con una tensione agrumata.

Potrete trovare Bijou a Wine Paris e a Prowein, dove sarà possibile degustare per la prima volta le nuove estensioni della gamma e discutere con il team di questo mercato vario e intrigante.

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