Il tasso di chiusura dei pub nel Regno Unito continua a salire

Secondo i dati dell'analista immobiliare Altus Group, nei primi sei mesi del 2023 ha chiuso un numero di pub pari a quello di tutto l'anno scorso.

La ricerca ha rivelato che dall'inizio di gennaio alla fine di giugno di quest'anno hanno chiuso 383 pub in tutto il Regno Unito, rispetto ai 386 di tutto il 2022. Il numero medio di chiusure nei primi tre mesi del 2023 è stato di 51, mentre nel secondo trimestre è stato di ben 77.

Per quanto riguarda i luoghi in cui le chiusure sono più acute, i leader sono il Galles, che ha perso 52 boozer da gennaio a giugno, e Londra, che ne ha persi 46.

Alex Probyn, presidente del settore fiscale di Altus Group, ha citato diverse ragioni per gli alti tassi di chiusura e ha suggerito che il quadro per i pub nel 2024 non sembra molto promettente: "Con i costi dell'energia aumentati dell'80% rispetto all'anno precedente, in un contesto di bassa crescita, alta inflazione e alti tassi di interesse, l'ultima cosa di cui i pub hanno bisogno è un aumento medio delle tariffe commerciali di 12.385 sterline l'anno prossimo".

Nell'ambito del programma Retail, Hospitality and Leisure Business Rates Relief per il periodo 2023-2024, alcuni pub (e altre aziende di questi settori) hanno ottenuto uno sgravio del 75%, fino a un limite massimo di 110.000 sterline.

Il mese scorso, l'amministratore delegato della British Beer and Pub Association, Emma McClarkin, ha chiesto una proroga degli sgravi sulle tariffe commerciali: "Dal 2020 i nostri pub hanno affrontato una miriade di sfide, dalle chiusure forzate alla crisi energetica in corso, e per molti l'incombente aumento delle tariffe commerciali all'inizio del prossimo anno sarà l'ultima goccia".

La condizione dei locali pubblici del Regno Unito è sintomatica dello stato dell'industria dell'ospitalità nel suo complesso, con la perdita di un locale su 18 tra la metà del 2022 e la metà del 2023.