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Il valore delle esportazioni di vino neozelandese aumenta del 25%

La Nuova Zelanda ha registrato un aumento del 25% del valore delle esportazioni, raggiungendo i 2,4 miliardi di dollari, secondo quanto dichiarato dai viticoltori neozelandesi, nonostante le rese del raccolto siano diminuite del 6% durante l'anno. 

Baia di Hawke, Nuova Zelanda

La domanda è stata alimentata dal forte valore delle esportazioni, secondo l'organismo di categoria, insieme alla crescente domanda internazionale, che ha visto la Nuova Zelanda diventare il sesto esportatore di vino al mondo per valore, nonostante produca solo l'1% del vino mondiale.

Philip Gregan, CEO di New Zealand Winegrowers, ha dichiarato che il raggiungimento di un livello record di esportazioni di vino in alcuni dei mercati più grandi e competitivi del mondo è "un risultato eccezionale per gli esportatori di vino neozelandesi" e testimonia la "domanda globale sempre più forte per i nostri vini".

Il vino neozelandese, in particolare il Sauvignon Blanc, sta andando "di bene in meglio negli Stati Uniti", ha aggiunto.

Rendimenti minori

L'annata nell'Isola del Sud è stata eccellente, secondo l'ente di categoria, con condizioni di crescita migliori per completare la vendemmia, rispetto all'Isola del Nord, che ha visto un tempo umido "senza precedenti" per tutta l'estate.

Gregan ha dichiarato che i viticoltori sono "in gran parte molto soddisfatti" della qualità della vendemmia 2023, avendo lavorato duramente per produrre i suoi vini di qualità.

Il successo della vendemmia 2023 sottolinea ulteriormente la resilienza del settore, mentre l'aumento dei costi di produzione continua ad avere un impatto sui coltivatori e sulle aziende vinicole, e la scarsità di manodopera qualificata rimane una preoccupazione, oltre a quella di operare in un ambiente economico incerto, ha sottolineato l'ente di categoria.

Gregan ha anche sottolineato la recente inclusione di Hawke's Bay tra le 12 Grandi Capitali del Vino del mondo, una mossa che, a suo dire, è "di importanza regionale e nazionale", in quanto dimostra che, nonostante sia un Paese produttore di vino relativamente giovane, la Nuova Zelanda "offre una qualità in grado di rivaleggiare con le più antiche del mondo".

I viticoltori neozelandesi hanno anche notato il ritorno dei turisti internazionali del vino in Nuova Zelanda in seguito all'allentamento delle restrizioni Covid.

"La gente comincia a sentirsi più a suo agio nei viaggi internazionali e noi torniamo ad accogliere i turisti a braccia aperte sulle coste della Nuova Zelanda. Con oltre 500 piccole aziende vinicole in Nuova Zelanda, la maggior parte delle quali vende solo a livello nazionale, avere di nuovo visitatori internazionali che arrivano alla porta di casa fa una grande differenza. Le porte delle cantine sono impegnate a mostrare tutto ciò che le nostre regioni vinicole uniche hanno da offrire e, oltre ai vacanzieri nazionali, i turisti internazionali saranno un gradito sostegno per le aziende vinicole".

La scorsa settimana l'Appellation Marlborough Wine (AMW) ha lanciato una mappa ufficiale dei vini di Marlborough, delineando la regione per la prima volta, al fine di evidenziare che non tutti i vini della regione "hanno lo stesso sapore".

 

 

 

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