AB InBev licenzia centinaia di lavoratori

AB InBev sta licenziando centinaia di lavoratori in tutto il suo staff aziendale negli Stati Uniti in una mossa che segue mesi di declino per il suo marchio Bud Light.

Parlando questa settimana, AB InBev ha confermato che le riduzioni di posti di lavoro "semplificheranno e ridurranno i livelli" all'interno dell'azienda e ha definito i tagli di posti di lavoro come "cambiamenti della struttura aziendale" per l'azienda.

Da aprile, l'azienda produttrice di birra ha registrato un drastico calo delle vendite legate al suo marchio Bud Light. La situazione, che ha visto i bevitori conservatori giurare di boicottare il marchio di birra dopo che l'influencer transgender Dylan Mulvaney ne ha parlato sul suo profilo Instagram, ha provocato anche una reazione da parte dei gruppi per i diritti LGBTQ+ che sostengono che l'azienda non abbia fatto abbastanza per sostenerla.

La Mulvaney ha poi condiviso pubblicamente come si sia sentita abbandonata dall'azienda dopo aver affrontato "più bullismo e transfobia" a causa della partnership.

Bud Light continua a perdere quote di mercato negli Stati Uniti a vantaggio di marchi come Modelo Especial, che ha recentemente superato Bud Light nelle vendite per la prima volta.

L'amministratore delegato di AB InBev, Brendan Whitworth, ha dichiarato: "Anche se non prendiamo mai queste decisioni alla leggera, vogliamo garantire che la nostra organizzazione continui ad essere impostata per un futuro successo a lungo termine".

Whitworth ha aggiunto: "Questi cambiamenti nella struttura aziendale consentiranno ai nostri team di concentrarsi su ciò che sappiamo fare meglio: produrre ottima birra per tutti e guadagnarci un posto nei momenti che contano".

AB InBev ha anche rivelato che i tagli ai posti di lavoro avranno un impatto su meno del 2% della sua forza lavoro e ha assicurato che il personale di magazzino, gli autisti e altri dipendenti in prima linea non saranno colpiti.

Nonostante AB InBev non abbia condiviso una tempistica per i licenziamenti nella sua dichiarazione, secondo quanto riportato da Wall Street Journalla ristrutturazione ha già eliminato ruoli di marketing e aziendali presso i principali uffici dell'azienda negli Stati Uniti, compresi quelli di New York e Los Angeles.