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L'Abruzzo introduce lo status di Superiore
Il Consorzio Tutela Vini d'Abruzzo ha annunciato nuove modifiche all'etichettatura dei vini della regione italiana che saranno applicate a partire dalla vendemmia 2023.
Le modifiche sono in cantiere dal 2019 e, dopo l'approvazione da parte di vari organi di governo, tra cui il Ministero dell'Agricoltura, sono finalmente arrivate in tempo per l'imminente vendemmia.
Parlando con db al Vinitaly di quest'anno, il direttore della comunicazione del Consorzio Davide Accera ha detto: "Vogliamo presentare il futuro della nostra regione, perché dalla prossima vendemmia avremo una nuova DOC. Stiamo introducendo il Superiore per il Montepulciano d'Abruzzo DOC - anzi, non solo per il Montepulciano, ma per tutte le DOC dell'Abruzzo. Quindi, dalla prossima vendemmia, avremo il Montepulciano d'Abruzzo Superiore, il Trebbiano d'Abruzzo Superiore, il Cerasuolo d'Abruzzo Superiore e il Pecorino d'Abruzzo Superiore".
Anche la Passerina d'Abruzzo, la Cococciola d'Abruzzo e il Montonico d'Abruzzo saranno oggetto di questa segmentazione qualitativa.
La distinzione Superiore significa che il vino è prodotto con frutta proveniente dalle migliori parcelle. Questi vini hanno in genere una gradazione alcolica leggermente superiore a causa della maturità delle uve.
"Per noi è una rivoluzione, perché possiamo concentrarci su diverse aree della regione [Abruzzo]. Sia che si produca Montepulciano nel nord della regione, sia che lo si produca nel sud, in riva al mare o vicino alle montagne, i risultati sono molto, molto diversi, quindi vogliamo presentare questi diversi risultati in etichetta", ha spiegato Accera.
Ma mentre le etichette dei vini DOC abruzzesi potranno presentare un maggiore livello di segmentazione qualitativa, i vini a Indicazione Geografica Tipica (IGT) meno prestigiosi subiranno una forte semplificazione, in quanto le attuali otto denominazioni IGT saranno sostituite da una sola, "Terre d'Abruzzo".
In un comunicato stampa, il presidente del Consorzio Alessandro Nicodemi ha spiegato che l'introduzione dell'IGT Terre d'Abruzzo "...crea una forte immagine regionale, compensando l'attuale frammentazione poco definita".