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Il "long Covid" ha reso i postumi di una sbornia più brutali?

Le persone con "long Covid" potrebbero avere maggiori probabilità di soffrire di postumi di una sbornia estrema, secondo un nuovo studio.

La scoperta, che è stata pubblicata sulla rivista Cureus, aveva coinvolto pazienti reclutati dalla clinica Post-Acute Covid Syndrome (PACS) della Stanford University, che tratta persone con sintomi persistenti di Covid.

Nell'ambito dello studio, i ricercatori hanno iniziato a notare una correlazione tra le persone che avevano sintomi persistenti di Covid che riportavano anche postumi di una sbornia ancora peggiori del solito.

Un esempio ha riguardato una donna che aveva detto di aver sofferto di long Covid per 11 mesi e che ha affermato che il vino ora l'ha lasciata con una "brutta sbornia" e come se "non potesse muoversi".

Allo stesso modo, un'altra donna, che ha avuto sintomi di long Covid per tre mesi, ha riferito che ora non riesce nemmeno a gestire un cocktail durante una serata fuori e ha descritto i risultati come "avvelenamento da alcol" che ha portato a un mal di testa di tre giorni che la fa sentire "terribile".

Un uomo sulla sessantina che ha detto di aver consumato alcol in precedenza senza problemi ha anche riferito di non essere in grado di bere nemmeno una birra senza sentirne gli effetti. Secondo lo studio, il Long Covid lo aveva lasciato soffrire di sintomi mal di testa, deterioramento cognitivo e disturbi del sonno per cinque mesi.

Descrivendo la nuova sensibilità dell'uomo, i ricercatori hanno osservato: "Il paziente ha sperimentato mal di testa cronici, quotidiani, caratterizzati da una sensazione di compressione nella parte superiore e posteriore della testa".

Un'altra donna coinvolta nello studio ha raccontato di aver sofferto di long Covid per un anno e di aver sperimentato medici anziani che prima di contrarre il Covid beveva socialmente, ma che ora un solo drink porta a un "rossore" della pelle, qualcosa che non aveva mai sperimentato prima.

A seguito dei risultati, i ricercatori hanno riassunto che "le reazioni e la sensibilità all'alcol di nuova insorgenza possono verificarsi dopo l'infezione da Covid nei pazienti con [long Covid]".

I ricercatori hanno avvertito che la ragione di ciò potrebbe essere che il virus e l'infiammazione nel corpo potrebbero indebolire la barriera emato-encefalica, il che potrebbe portare a postumi di una sbornia più gravi a causa dell'alcol che può entrare nel cervello.

Secondo quanto riferito, la barriera encefalo-sanguigno è una membrana semipermeabile che separa il sangue circolante dal fluido cerebrale e dal sistema nervoso centrale. In casi normali, quando si beve alcol, la barriera può diventare più permeabile consentendo a sostanze che normalmente non possono entrare nel cervello di raggiungerlo.

Tuttavia, i ricercatori hanno ipotizzato che una persona con long Covid possa avere più molecole infiammatorie nel sangue, cosa che potrebbe potenzialmente portare a postumi di una sbornia peggiori.

Nonostante i risultati, gli scienziati hanno affermato che sono necessari ulteriori studi e hanno evidenziato come tutti i risultati siano stati auto-riferiti, con i pazienti che non sono stati tenuti a dimostrare la loro precedente infezione da Covid né i loro sintomi dopo aver bevuto.

Tuttavia, hanno concluso che i risultati hanno ancora identificato che potrebbe esserci un legame tra Covid e problemi di consumo di alcolici in seguito.

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