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Quanto è versatile il Pinot Grigio delle Venezie?

Il Consorzio Tutela Vini DOC delle Venezie ha nominato Stefano Sequino direttore, una decisione che potrebbe contribuire a far conoscere al mondo le potenzialità del Pinot Grigio.

Sequino, scelto dal consiglio di amministrazione presieduto da Albino Armani, sarà chiamato a gestire gli aspetti statutari, istituzionali, amministrativi e tecnici del consorzio.

Nel suo nuovo ruolo, Sequino sarà anche a capo di un team consolidato nello svolgimento delle attività di promozione, comunicazione e sviluppo della DOC Nord Est.

La DOC che Sequino supervisionerà riunisce gli operatori della filiera del Pinot Grigio di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Provincia Autonoma di Trento, un'area che conta 27.000 ettari di vigneti potenzialmente destinati alla DOC delle Venezie con una produzione di 250 milioni di bottiglie/anno.

Sequino, nato a Tivoli nel 1978 e laureato in Scienze e Tecnologie Agrarie e in Viticoltura ed Enologia, ha lavorato dal 2004 al 2020 presso il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali come funzionario del Dipartimento ICQRF (Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari).

Negli ultimi tre anni Sequino ha ricoperto il ruolo di responsabile del settore vitivinicolo di Confcooperative e, oltre ad essere docente e relatore in numerosi convegni su tematiche relative ai sistemi normativi del settore vitivinicolo, ha partecipato attivamente al confronto europeo e nazionale nonché ai gruppi di lavoro istituiti per l'adozione nazionale della normativa di settore.

Parlando del nuovo incarico di direttore, Sequino ha dichiarato: "Sono onorato di intraprendere questa nuova esperienza professionale e ringrazio il presidente Albino Armani e il consiglio di amministrazione per la fiducia accordatami. Mi impegnerò a dare il mio contributo a un progetto particolarmente importante, per le sue dimensioni economiche oltre che territoriali, per la straordinaria capacità di proiettare sui mercati esteri la DOC delle Venezie, autentico ambasciatore dell'Italia nel mondo che si fa veicolo di uno stile versatile e accessibile che credo debba trovare maggiore spazio anche in patria."

Tra i primi obiettivi di Sequino ci sarà il consolidamento delle attività promozionali che, accanto alle operazioni di visibilità all'estero, dovranno prevedere un piano strategico e strutturato di fidelizzazione sul mercato nazionale.

Rispetto al Pinot Grigio del Nord-Est, va considerato, ha insistito Sequino "che la DOC delle Venezie è al centro di un sistema complesso, costituito dal proprio potenziale viticolo e dai volumi riclassificati dalle altre denominazioni territoriali. Per questo motivo confermiamo il nostro impegno a lavorare in modo equilibrato insieme alle altre DO per programmare e curare l'offerta a livello territoriale".

E ha aggiunto: "Il luogo naturale del Pinot Grigio delle Venezie è il nord-est italiano e, per far apprezzare ancora di più lo stile distintivo che ne ha decretato il successo in tutto il mondo, dobbiamo lavorare più che mai per dare voce, anche nell'area di produzione, all'identità territoriale: solo raccontando il legame con il territorio possiamo promuovere il patrimonio culturale collettivo e rafforzare l'unità e la consapevolezza di condividere una denominazione di origine che è leader sui mercati mondiali."

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