Questo sito web utilizza i cookie per potervi offrire la migliore esperienza d'uso possibile. Le informazioni contenute nei cookie vengono memorizzate nel browser dell'utente e svolgono funzioni quali il riconoscimento dell'utente quando torna sul nostro sito web e l'aiuto al nostro team per capire quali sezioni del sito web sono più interessanti e utili per l'utente.
La birra artigianale aumenta le entrate di Tilray mentre le vendite di cannabis calano
I ricavi netti di Tilray Brands derivanti dalla sua attività nel settore degli alcolici sono aumentati del 117%, raggiungendo i 47 milioni di dollari nel secondo trimestre del 2023.
La crescita segue l'acquisizione da parte della società canadese di otto marchi di birra da AB InBev lo scorso agosto e ha fatto pensare che la diversificazione di Tilray nella birra sia stata una mossa intelligente per compensare le sfide del settore della cannabis.
Secondo quanto riportato da Bloombergi dati positivi del secondo trimestre coincidono con l'intenzione di iniziare a piantare ortaggi e frutta per monetizzare alcuni degli spazi non necessari per la coltivazione della cannabis in Quebec.
Secondo quanto riferito, la concorrenza in corso per il ramo d'azienda cannabis di Tilray proviene dal mercato illegale, dai bassi prezzi all'ingrosso e da un mercato canadese troppo saturo.
Il CEO di Tilray, Irwin Simon, ha dichiarato: "Riteniamo che in precedenza non ci si sia concentrati su questi marchi e, concentrandoci su di essi, vedremo grandi opportunità di crescita" e ha rivelato che l'azienda ha intenzione di rendere Shock Top, una birra in stile belga, un marchio nazionale negli Stati Uniti.
Simon ha anche accennato al fatto che il portafoglio di bevande appena acquisito pone Tilray in una buona posizione per entrare nel settore delle bevande a base di THC se le leggi sulla cannabis negli Stati Uniti dovessero cambiare in futuro, dando all'azienda la possibilità di crescere in tutta l'America.
Nel 2018, AB InBev e Tilray hanno investito 100 milioni di dollari in bevande analcoliche a base di cannabis nel tentativo di sviluppare una "comprensione più approfondita" delle bevande analcoliche contenenti THC e CBD per "guidare le decisioni future".
La decisione, che ha posizionato le aziende all'avanguardia delle tendenze nei settori delle bevande e della cannabis, può ora essere considerata una mossa perspicace che dimostra che, invece di cannibalizzare un prodotto rispetto all'altro, le attività sono in realtà complementari.