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Riapre la sala Colony Club
Dopo 15 anni di chiusura, il famoso locale di Soho The Colony Club Room ha riaperto i battenti, mantenendo i prezzi del 2008.
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Dylan Thomas, Francis Bacon e Tom Baker: sono solo alcuni dei nomi famosi che hanno chiamato la Colony Club Room, o "Muriel's" come era anche conosciuta, una casa lontano da casa.
Il nome "Muriel's" deriva dalla famosa e sboccata fondatrice, Muriel Belcher, che fondò il locale nel 1948. I Drinking Club svolgevano un ruolo fondamentale in un'epoca in cui i pub dovevano chiudere il pomeriggio, ma il Licensing Act del 1988 ha cambiato le cose e probabilmente ha fatto suonare la campana funebre per queste istituzioni.
Per coincidenza, fu nel 1988 che entrò a far parte del club il nuovo proprietario, l'artista Darren Coffield. 20 anni dopo il locale avrebbe chiuso, provocando un'ondata di proteste, alla fine inutili, da parte di vari editorialisti e romantici. Uno dei motivi della chiusura era che Michael Wojas, il barista che aveva ereditato il locale nel 1994, aveva, come ha detto Coffield in un'intervista a The Standard sulla riapertura, una "pessima abitudine alla droga". Wojas sarebbe morto due anni dopo la chiusura del locale.
In un'ottica di allontanamento dalla natura del club originale, la versione riaperta da Coffield è un bar aperto a tutti, piuttosto che un club per soci, situato sotto il ristorante messicano Ziggy Green di Heddon Street, anziché all'indirizzo originale di 41 Dean Street.
Sebbene alcuni dettagli significativi siano cambiati nella rinnovata The Colony Club Room, i prezzi delle bevande sono rimasti invariati rispetto a 15 anni fa, con la promessa di un G&T a 4 sterline e una politica che prevede l'assenza di telefoni.
La Colony Club Room era anche il luogo preferito dallo scrittore Jeffrey Bernard e dall'attore che lo ha immortalato, Peter O'Toole. Questo mese la famosa opera di Keith Waterhouse sul più famoso ubriacone di Soho viene rappresentata al The Coach & Horses.