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Il vino pregiato rallenta in un contesto economico globale "difficile

Il mercato dei vini pregiati sta affrontando un rallentamento, come avverte un nuovo rapporto di Liv-ex, con tutti gli indici in calo a giugno. Questo dato è in contrasto con i guadagni registrati nei principali mercati finanziari, una tendenza che si riflette nei dati relativi all'anno in corso.

Secondo Liv-ex, l'indice di riferimento Liv-ex 100, che tiene traccia dei 100 vini pregiati più scambiati sul mercato secondario, ha registrato un calo del 6,1% dall'inizio dell'anno, mentre il Liv-ex Fine Wine 50, che monitora il prezzo dei First Growth, è sceso del 5,2%. Anche il Liv-ex Fine Wine 1000, la misura più ampia del mercato, è sceso del 6,8% da inizio anno.

Nel frattempo, la Champagne 50 ha registrato un calo "significativo" del 10,3% nell'anno in corso, mentre la Rhône 100 ha subito il calo maggiore a giugno, pari a circa il 3,1%. Quest'anno ha registrato un calo "sostanziale" del 15%, rendendolo il più povero performer dell'anno fino ad ora.

Il rapporto ha sottolineato le "sfide significative" per l'economia globale, in particolare l'aumento dell'inflazione nelle principali economie, che ha aggiunto "alla complessità dell'attuale panorama economico".

Ad esempio, gli Stati Uniti sono alle prese con una potenziale recessione, mentre la speculazione di mercato ha contribuito ad aumentare la volatilità; l'Europa ha continuato a registrare un contesto turbolento, con i tassi di interesse portati al livello più alto degli ultimi 20 anni e il Regno Unito ancora alle prese con il contenimento dell'inflazione. Nel frattempo, la Cina sta affrontando un calo della fiducia dei consumatori e un rallentamento della crescita.

In questo contesto, l'S&P 500, con un aumento del 16,3% su base annua, e il Dow Jones Industrial, con un aumento del 10,7%, hanno registrato una performance positiva rispetto al mercato dei vini pregiati in calo. Tuttavia, sia l'indice Hang Seng che il greggio hanno registrato performance ancora più negative.

Regioni chiave

Durante il trimestre, il Bordeaux 500 e il Bordeaux Legends 40 hanno sofferto: il Liv-ex Bordeaux 500 è sceso dell'1,6% in questo trimestre e il Bordeaux Legends 40 è sceso del 2%, eguagliando i cali annuali del 3,5% e del 4,7% rispettivamente.

Tuttavia, il Bordeaux è rimasto in pole position in termini di vendite a valore, rappresentando il 41,6% del totale degli scambi, in crescita rispetto al 37,3% del primo trimestre e superiore alla media del 2022 (35,1%). Secondo Liv-ex, la domanda è stata trainata dall'Europa e dagli Stati Uniti.

Positivo anche l'andamento della Toscana, che rappresenta il 7,8% del totale degli scambi in valore, in crescita rispetto alla media del 6,9% del 2022, anche se il movimento della Borgogna è stato molto lieve, con una quota di mercato in aumento di 0,5 punti percentuali, al 23,8%.

Lo Champagne, il Rodano, il Piemonte, gli Stati Uniti e i vini della categoria "altri" hanno registrato un calo delle loro quote commerciali.

 

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