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Il mercato dei vini pregiati continua a calare nel mese di maggio

Il mercato dei vini pregiati ha continuato a scivolare nel mese di maggio, secondo gli ultimi dati di Liv-ex e Cult Wines, suggerendo una fase di "correzione temporanea" dopo "un rally sostenuto".

Liv-ex ha pubblicato ieri il suo rapporto mensile, da cui risulta che tutti i suoi principali indici sono scesi durante il mese scorso. Il calo maggiore si è registrato nel Liv-ex Fine Wine 1000 - un'ampia misura del mercato secondario che traccia il prezzo dei 1.000 vini più importanti - che è sceso del 2,4%, a 457 unità. Nel frattempo, si sono registrati cali anche nel Liv-ex Fine Wine 100 (2%) e nel Liv-ex Fine Wine 50, che segue i Bordeaux First Growth, con un calo dell'1,2%.

Anche Cult Wine ha segnalato un rallentamento del mercato secondario.

"La causa principale della flessione sembra essere un periodo di correzione temporanea, che fa seguito a un aumento sostenuto dei prezzi dalla metà del 2020 fino alla fine del 2022", ha dichiarato, indicando il contesto economico "incerto" come un fattore determinante. La domanda è ancora evidente, ma gli acquirenti sono sensibili ai prezzi, come indicato dalle oscillazioni mese su mese tra cifre positive e negative nelle diverse regioni.

Ad esempio, le vendite di vini statunitensi della piattaforma hanno registrato il maggior calo a maggio, dopo un guadagno ad aprile, mentre anche l'indice della Borgogna ha subito un calo e lo Champagne si è mosso solo leggermente a maggio, aiutato da una forte performance dello champagne dei produttori, Egly-Ouriet.

I prezzi del Bordeaux sono rimasti relativamente stabili, secondo Cult Wines, con un calo solo marginale dello 0,11%. Tuttavia, il mese di giugno potrebbe essere caratterizzato da uno scossone quando la maggior parte delle aziende rilascerà i propri en primeur nel mese di giugno. "Segnando un potenziale tra i produttori al di fuori della categoria First Growth, lo Chateau Calon Segur 2009 ha visto il più grande salto di prezzo a maggio con un aumento del 15,3%", ha sottolineato.

L'Italia è stata l'unica regione a registrare un aumento, pari allo 0,46%, tra cui alcuni dei nomi più importanti del Paese, tra cui due vini di proprietà di Gaja: Ca'Marcanda Bolgheri 2015 (+17,7%) e Gaia & Rey Langhe Chardonnay 2012 (+13,7%).

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