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Moët Hennessy ha ottenuto una nuova certificazione biologica

Tre delle tenute di Moët Hennessy hanno ricevuto nuove certificazioni biologiche, promuovendo gli obiettivi di sostenibilità dell'azienda attraverso il programma "Living Soils Living Together".

Una delle certificazioni riguarda la tenuta Chateau Galoupet di Moët Hennessy in Costa Azzurra, che ha ottenuto lo status di produttore biologico da Qualisud, l'ente nazionale per l'accreditamento, in seguito al suo lavoro di rigenerazione del suolo e alle iniziative per la salute del suolo.

La notizia significa che tutti i 69 ettari di vigneti e le attività di vinificazione di Chateau Galoupet sono ora classificati come biologici e saranno applicati a partire dall'annata 2023.

In precedenza, l'azienda ha anche dichiarato che interromperà l'uso di erbicidi nei suoi vigneti in Champagne, nell'ambito del suo programma Living Soils, e ha vinto un premio db green per il suo lavoro in questo settore, dopo il suo primo World Living Soils Forum nel giugno dello scorso anno. Inoltre, Moët ha investito 20 milioni di euro in un nuovo centro di ricerca in Champagne dedicato alla ricerca scientifica sulla viticoltura sostenibile.

Un'altra certificazione è stata data a due aziende vinicole in Argentina, Chandon Argentina e Terrazas de Los Andes, che hanno ottenuto lo status di Regenerative Organic Certified (ROC) dall'organizzazione no-profit Regenerative Organic Alliance per la salute del suolo e l'agricoltura rigenerativa.

Moët ha dichiarato che lo status si basa sui tre pilastri della salute del suolo e della gestione della terra, del benessere degli animali e dell'equità lavorativa, e ha visto 97 ettari delle aziende vinicole argentine diventare certificati ROC con l'obiettivo di raggiungere il 100% entro il 2026 per Terrazas de Los Andes e il 2027 per Chandon Argentina.

Il presidente e amministratore delegato di Moët Hennessy ha dichiarato che le certificazioni "convalidano il lavoro di trasformazione" svolto sulla gestione del suolo e il suo "impegno a fornire ai nostri consumatori vini e liquori sempre migliori".

I premi sono stati descritti come "passi fondamentali" da Sandrine Sommer, responsabile della sostenibilità dell'azienda.

Ha dichiarato: "Queste due certificazioni sono passi fondamentali per diminuire la nostra impronta ambientale, rigenerando al contempo i nostri terreni e prendendoci cura dei nostri viticoltori. L'ottenimento di questi due marchi in Francia e in Argentina non solo convalida le nostre pratiche sostenibili, ma aumenta anche la credibilità dei vigneti come attori responsabili nel nostro settore. Inoltre, contribuirà a coinvolgere ulteriormente i nostri stakeholder nel nostro programma Living Soils Living Together".

L'azienda ha inoltre dichiarato che nel 2024 si terrà un secondo World Living Soils Forum per "continuare a essere un catalizzatore di discussioni e soluzioni" sulla salute del suolo.

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