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Donnafugata adotta per la prima volta al mondo un sughero rispettoso dell'oceano

La siciliana Donnafugata è diventata la prima azienda vinicola ad adottare un innovativo tappo di sughero realizzato con plastica recuperata dalle zone costiere, come ha rivelato l'amministratore delegato José Rallo al db di Vinitaly.

A suggellare il Damarino Sicilia DOC Bianco 2022 (un blend di Ansonica, Catarratto e altre varietà autoctone, presto sul mercato britannico), c'è Nomacorc Ocean.

Sviluppato dal produttore di chiusure Vinventions, questo sughero eco-consapevole è ricavato da plastica riciclata legata all'oceano, cioè dalla plastica che abbandona le spiagge e i fiumi, in questo caso del sud-est asiatico, e che altrimenti finirebbe per inquinare l'oceano.

In particolare, l'etichetta che avvisa i consumatori delle credenziali ecologiche del tappo si trova sul fronte della bottiglia Damarino, appena sotto l'accattivante design dell'etichetta principale.

"I consumatori sono sempre più consapevoli dell'inquinamento del mare", ha detto Rallo, indicando i telegiornali e i programmi televisivi che ritraggono la distruzione degli habitat marini. È stato anche suggerito che l'insularità della Sicilia rende Donnafugata molto consapevole dell'importanza degli oceani.

Rallo ha sottolineato che un tappo di sughero rispettoso dell'oceano si adattava all'etichetta blu turchese di Damarino, ma ha detto che il piano è di utilizzarlo per altri vini in futuro. L'utilizzo di Nomacorc Ocean per Damarino ha già fatto una notevole differenza, grazie al riciclo di 1,15 tonnellate di plastica destinata agli oceani.

Rallo con Damarino.

Il vino è anche certificato SOStain, il programma per la viticoltura sostenibile siciliana. Sebbene il consumo di energia per la produzione del vino e il peso delle bottiglie siano ben al di sotto della soglia per ottenere la certificazione SOStain, Rallo ha dichiarato che sono previsti ulteriori miglioramenti: "A poco a poco, possiamo renderlo più rigoroso".

Ma se l'impegno ecologico di Donnafugata è notevole, per quanto riguarda gli effetti del cambiamento climatico, l'isola è in controtendenza rispetto al resto del mondo: "20 anni fa, mia madre [Gabriella Anca Rallo], che si occupava dei vigneti, aveva notato un grave problema di siccità, ma ora il mondo è al contrario: In Sicilia piove e abbiamo un autunno e una primavera sereni".

I siciliani fanno sempre le cose in modo leggermente diverso dal resto del mondo.

Per saperne di più: Il Passito di Pantelleria DOC spiegato

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